sabato 18 novembre 2006

FERRARI 599 GTB













Aggressiva ed elegante. Soltanto questi due aggettivi potrebbero essere sufficienti per descrivere l’ultima nata in casa Ferrari, la 599 GTB. Il design targato Pininfarina assicura a questa vettura uno stile contraddistinto da linee innovative e decisamente più aggressive rispetto alla sua diretta antenata, la Ferrari 575M Maranello. Un’auto, quest’ultima che, insieme alla 550 Maranello (presentata nel 1996) ha raggiunto le 5700 unità prodotte, un record nel loro segmento per il Cavallino Rampante. Un record che si è voluto riaffermare con la nuova 599 GTB.

Nella produzione Ferrari le berlinette a 2 posti 12 cilindri, dalle celebri 250 GT alle 275 GTB e 365 GTB4, sino alla citata 575M Maranello, sono sempre state il modello simbolo e un vero vanto tutto italiano. Guardandola in faccia, la Ferrari 599 GTB mostra un cofano motore percorso da una decisa bombatura centrale, con due ampie prese d’aria di grande impatto, che sembrano indirizzare l’occhio verso i gruppi ottici anteriori, che costituiscono un’evoluzione di quelli della F430.

Aggressivo il fascione anteriore, con l’immancabile griglia che stringe il cavallino Ferrari. Tuttavia, grazie ai due piccoli profili aerodinamici presenti agli angoli, la linea risulta ammorbidita e decisamente più elegante. Scivolando lungo la fiancata, poi, si scopre un design molto sfaccettato. Prima gli specchietti retrovisori alleggeriti nella loto forma dalla piccola apertura che li separa dal massiccio corpo della carrozzeria. Poi le prese d’aria: una vagamente rettangolare che spezza le linee curve sovrastanti di fronte alle ruote posteriori e un’altra, più ampia e morbida, subito dietro i passaruota anteriori, che sfiora il cavallino su sfondo giallo della Ferrari. Un cavallino che si ripete al centro di ogni cerchio in lega dalla forma a stella, non troppo innovativa, ma di grande effetto su questa vettura.














Non meno interessante è inoltre l'andamento del padiglione. Scendendo piuttosto bruscamente nella zona posteriore, questo fa sì che il lunotto, piuttosto bombato e rotondeggiante, resti racchiuso tra due spigolosi montanti posteriori che si allungano fin quasi alla fine del baule posteriore, staccandosi dal lunotto stesso. Il terzo volume, infine, presenta un design piuttosto massiccio, ma pulito. Qui i doppi fari lasciano il posto a un singolo elemento di forma sempre circolare, che sottolinea le linee decisamente curve e bombate della coda. Forse è proprio in questo punto che il design non è del tutto convincente. Se infatti la fiancata resta forse troppo “tormenta” (soprattutto rispetto alle ultime realizzazioni di Maranello), la coda si presenta troppo “curvilinea” per un modello Ferrari che
ha vorrebbe sostituire la 575M Maranello.

Ma questo lasciamolo giudicare ai 5.700 guidatori più fortunati che potranno testare le prestazioni di assoluta eccellenza di questa vettura. Perché, infatti, racchiuso in un telaio e in una scocca realizzati interamente in alluminio, c’è un propulsore V12 di 5999 cm3, che deriva direttamente da quello della supercar “Enzo Ferrari” e che è in grado di erogare una potenza di 620 CV a 7600 giri/min. assicurando alla nuova berlinetta un rapporto peso/potenza di 2,6 kg/CV. Per questo la 599 GTB sarà la berlinetta due posti 12 cilindri più prestazionale nella storia della Ferrari.


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