sabato 18 novembre 2006

ALFA ROMEO 8C Competizione














Regina del Salone di Parigi è lei: la nuova Alfa Romeo 8C Competizione. Una supersportiva che sarà prodotta in edizione limitata. Si tratta di una due posti secchi dalla carrozzeria che reinterpreta in chiave moderna le forme di alcuni fra i più celebri modelli da corsa del passato, come la 33 Coupé Stradale e la Giulia TZ (Tubolare Zagato) degli anni Sessanta.

Che nell’ideazione ci sia stato un tocco Maserati lo si può notare soprattutto quando la si guarda in faccia. Ideata dal Centro Stile di Arese, la struttura di questa nuova Alfa è leggera e resistente, grazie all’impiego di un telaio in acciaio unito ad una scocca in fibrati carbonio.
















Il motore è un inedito otto cilindri a V di 90° di 4,7 litri, capace di erogare 450 cavalli. La trazione è posteriore, con il cambio robotizzato a sei marce collocato sul retrotreno. Non vi ricorda nulla questo particolare? Beh, si tratta in realtà dello stesso schema adottato dalle leggendarie monoposto Alfetta, per due volte Campioni del Mondo di Formula Uno, rispettivamente nel 1950 e nel 1951.

Anche le gomme sono state scelte con l’obiettivo di ottenere il massimo delle prestazioni: ultraribassate, montate su cerchi da 20 pollici, e ancora più ampie al retrotreno (283/35 contro 245/35). Un design, quello di questi cerchi, tipicamente Alfa, con linee dritte che convergono verso il centro della ruota con la semplicità e la purezza che contraddistinguono questa casa automobilistica.

Ma quello che forse colpisce di più della nuova 8Competizione, un modello che derivata dal prototipo presentato al Salone di Francoforte nel 2003, è il suo aspetto. Aggressivo ma sempre terribilmente elegante, lo stile Alfa Romeo sembra prendere forma attraverso la scocca di quest’automobile.















Un’automobile che nasconde sotto tanta grazia 450 cavalli che si è cercato di domare grazie ad un attento studio aerodinamico. E’ stato proprio grazie al tempo di studio trascorso nella galleria del vento, che d’altronde si è riusciti ad ottenere un tale effetto di deportanza per aumentare aderenza e stabilità del veicolo.

Infine, l’impiego della versione più evoluta del sistema elettronico VDC consente di mantenere il controllo dinamico dell’auto anche nelle manovre d’emergenza, senza che il piacere di guida venga penalizzato. E come potrebbe essere altrimenti quando si guida un’Alfa Competizione?

Nessun commento: